30 luglio 2024
ore 13:54
di Carlo Migliore
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 Per tutti

Sono diversi e complessi i fattori che portano al gravoso problema della siccità e quello prevalente non è l'assenza di precipitazioni ma le modalità con cui arriva la pioggia. Un evento pluviometrico di 100mm in poche ore non ha la stessa valenza di un evento pluviometrico di 100mm distribuito su più giorni. Questo è intuitivo, al terreno occorre infatti un certo tempo per assorbire l'acqua e se la precipitazione è troppo intensa, l'acqua finisce con il dilavare verso il mare. Uno dei problemi causati dal cambiamento climatico è proprio l'aumento dell'intensità delle precipitazioni in archi di tempo più brevi. Un altro fattore determinante è il tempo che passa tra una pioggia e l'altra. L'assenza di pioggia per periodi prolungati chiude i pori del terreno che all'arrivo della pioggia (quasi sempre intensa)  impiegheranno più tempo per aprirsi ed assorbirla. C'è poi l'imprescindibile fattore termico, l'aumento della temperatura favorisce soprattutto nel periodo estivo un maggiore tasso di evaporazione sia della pioggia che potrà cadere che dell'acqua già presente al di sotto del terreno. Ultimo tra i principali ma non per importanza l'assenza di un piano locale o regionale ma potremmo dire Nazionale, per la prevenzione del problema come ad esempio la costruzione di bacini idrici di raccolta dell'acqua nei periodi più piovosi dell'anno. In parole povere dovremmo smetterla di invocare la pioggia e rimboccarci le mani per far si che quella che cade, quando cade, possa essere utilizzata anche nei periodi di carenza estrema. 

Fatto questo lungo ma necessario preambolo andiamo a vedere com'è la situazione attuale sulla Penisola. Secondo i dati forniti da ISPRA L'Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale almeno 2/3 della penisola ha problemi di siccità e sono sostanzialmente le regioni centro meridionali. All'interno di questi 2/3 ci sono delle situazioni gravi come quella della Sicilia, di alcune zone della Calabria e della Sardegna come anche della Puglia e della Basilicata. Il Nord Italia assieme alla Toscana è in condizioni di normalità ma attenzione, questo non significa che nel prossimo futuro non possano esserci dei problemi, parliamo di una fotografia attuale.

CENTRO ITALIA - Stato di severità MEDIA- Nella regione Marche si registrano situazioni di particolare criticità nel territorio compreso tra le provincia di Fermo e Ascoli Piceno. nella Regione Abruzzo, e in particolare tra Chietino, Pescarese e Teramano. nella Regione Lazio, in particolare nel territorio  della provincia di Roma. Nella Regione Umbria si registrano diminuzioni delle portate delle sorgenti e dei corsi d'acqua e, inoltre, si osserva un ulteriore abbassamento del livello del Lago Trasimeno.

SUD ITALIA - Stato severità MEDIA tendente ad ALTA - ALTO per le province Crotone e Reggio Calabria, MEDIO per il resto della Calabria. MEDIO per la Basilicata salvo che per il Materano dove la severità è ALTA. MEDIO per il Molise, le province di Avellino e Benevento; BASSO con tendenza a MEDIO per  la Puglia e le province di Caserta, Napoli e Salerno. Per il comparto irriguo, a oggi, lo scenario di severità idrica è ALTO per la Basilicata, la Calabria e la Puglia ed è MEDIO per il restante territorio.

ISOLE MAGGIORI -  Stato severità MEDIA per la Sardegna che dispone  ancora del 57,5% del volume utile di regolazione autorizzato. Le criticità più alte si registrano nelle province di Nuoro e in quella di Cagliari. Severità ALTA per la Sicilia, in particolare per il settore centrale e orientale con particolare riferimento alle province di Enna, Caltanissetta, Ragusa, Messina, Catania e Siracusa.

L'AGGRAVANTE DEGLI INCENDI: la piaga dei roghi quasi sempre dolosi acuisce le condizioni di siccità perchè priva il suolo di quella copertura naturale che gli consente di assorbire la pioggia. I terreni bruciati sono più impermeabili di quelli verdi. La situazione incendi vede al momento in prima linea la Sicilia con almeno 9 roghi attivi. Tre a Catania, due ad Agrigento, tre a Caltanissetta, uno a Palermo. Grave anche la situazione nel Lazio per l'incendio a Roma nord vicino al Parco della Torricella, con le fiamme hanno lambito il centro abitato. Gravissima la situazione in Sardegna. E' stato spento il pauroso incendio che da due giorni imperversava su tre fronti nei dintorni di Nuoro e che si è avvicinato pericolosamente alle case. Più di 800 gli ettari andati in fumo secondo la stima aggiornata.


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